Qualsiasi creazione presuppone una certa presunzione che consiste nello scegliere e nel proporre, quasi imporre, quella porzione di realtà. Ma quanto spazio lasci fuori dalla porzione di realtà che hai deciso di rappresentare?
Arianna Me
Provo sempre una certa forma di tenerezza nei confronti degli ex voto. Se solo non guardassi l’oggetto attraverso la lente del sentimentalismo ti accorgeresti che gli ex voto null’altro sono che dei ready made investiti di una certa supponenza da parte del vovente, il quale ha la pretesa di dimostrare […]
L’abolizione dell’istituzione autorizza la reciprocità del gesto, il quale potrebbe generare vendetta. La Legge del Taglione proietta su un piano collettivo quello che è un istinto individuale.
Cosa cerchi? Qualcosa che tenda all’equilibrio assoluto tra forma e contenuto. “Assoluto” non esiste. Nella materia c’è sempre un punto la cui delicatezza rivela la temporaneità dell’equilibrio tra le forze coesive. Per questo, l’immateriale mi rassicura
La pratica dell’autoritratto è un modo per uscire da Sé e guardarsi con gli occhi del desiderio. Ciò che l’artista sperimenta è la duplicità del reale: quello vissuto, che manca dell’oggetto del desiderio; quello raffigurato che contiene l’oggetto/corpo desiderato.