
Lo spazio ha una sua forma, risultante in negativo degli oggetti.
Se il procedimento artistico si cristallizza nella omogeneità dell’opera, questa si offre alla contemplazione e non prevede nessuna interazione. Lo spazio, al contrario, è sempre incardinato al registro empirico dell’uso, del vissuto, e non solo agli aspetti sensoriali.
Lo spazio – sostanza fra le cose – è quindi intrinsecamente relazione, connessione, processualità, chiamando altresì in causa il tempo e il movimento.